La chiesa di Cristo è costituita da un gruppo di persone che vuole tornare al Vangelo delle origini, cioè al messaggio insegnato da Gesù Cristo duemila anni fa.
Il nostro intento è di abbandonare le dottrine e i dogmi aggiunti dagli uomini nel corso dei secoli (che a nostro avviso hanno offuscato la bellezza dell’originario messaggio di Gesù) e di ricominciare a praticare il Cristianesimo primitivo, imitando i Cristiani vissuti al tempo del Signore.
Non siamo né Cattolici, né Mormoni, né Luterani, né Testimoni di Geova, né apparteniamo a qualsiasi altra denominazione proposta dagli uomini nel corso di due millenni, ma ci definiamo solo Cristiani, poiché questo era il nome che definiva i discepoli del Signore.
Non siamo fanatici religiosi, non vogliamo imporre il nostro punto di vista a nessuno. Cerchiamo di essere coerenti con ciò che crediamo e a chi ci domanda ragione della nostra fede esponiamo francamente il nostro pensiero. Non pretendiamo di possedere la verità, siamo convinti che la Verità sia Cristo, che insegna ancor oggi nel Vangelo, e al Vangelo cerchiamo di uniformarci.
ERODE AGRIPPA II – un uomo vicino alla conversione
Nel racconto della prima prigionia subita dall’apostolo Paolo si succedono tre personaggi che hanno tra di loro ruoli diversi e decisivi. Gli avvenimenti iniziano al ritorno a Gerusalemme dell’Apostolo dal suo terzo viaggio missionario (58 d.C.). Il clima che si respira in città non è certo favorevole per l’Apostolo. Nell’aria gravano i sentimenti ostili che migliaia di Giudei nutrono verso di lui, considerato ormai un nemico della Legge mosaica perché li sollecita ad abbandonare Mosè. Va ricordato che la Legge mosaica costituisce per i Giudei qualcosa di più di una normativa puramente spirituale. Essa regola tutti gli aspetti della loro vita civile, sociale e religiosa. I Giudei che si sono convertiti a Cristo non hanno dismesso i costumi nazionali e le norme vigenti, così come avviene oggi per qualunque convertito che proviene da una falsa religione. Le leggi locali e nazionali continuano a vigere. Certamente, Paolo insegna che la Legge mosaica è stata inchiodata sulla croce (cfr. Colossesi 2:14) e sollecita i Giudei a non circoncidere i figli e a non conformarsi a riti ormai vuoti, superati e privi di senso. La sua predicazione è lineare. Tuttavia, Paolo non ha mai insegnato che le formalità civili, sociali o religiose siano […]